Dalla Rocca antica, ove s'attarda
il guardo vasto sulla terra muta,
dove l'acqua del lago un tempo giacque,
ora verdeggia il grano e l'aratro lotta.
Qui dove l'onda baciava la riva,
e i pescatori in silenzio tendevano le reti,
ora il contadino, erede del flutto,
con mano salda guida il solco e canta.
Il sole tramonta, e l'eco del giorno
porta il ricordo di un tempo che fu,
quando l'acqua era madre, era vita,
e i figli del lago in essa trovavano sostegno.
Ma la terra ha chiamato, e l'uomo ha risposto,
trasformando il liquido abbraccio in fertile abbraccio,
e così, tra le spighe che ondeggiano al vento,
si narra la storia di chi fu e di chi è.
Ora il pescatore è contadino,
e il lago è pianura, e il tempo è cambiato,
ma l'essenza dell'uomo rimane fedele:
nella natura, nella fatica, nel cuore della terra.
Anonimo Paternese